Papa Francesco cita Fabrizio De André: il pontefice argentino utilizza alcuni versi di La città vecchia del cantautore genovese.
Papa Francesco cita Fabrizio De André. Incredibile ma vero, il pontefice argentino ha scelto i versi di un grande cantautore, notoriamente ateo (seppur attento alla spiritualità), per descrivere la pandemia del Coronavirus nei quartieri più difficili delle città argentine.
Un omaggio indiretto che conferma quanto la scrittura di Faber sia stata universale nel suo significato e nella sua atemporalità. Perché De André era capace di parlare dell’Uomo e della Vita, una qualità che non tutti i grandi artisti sono riusciti a dimostrare nel corso della propria carriera.
Papa Francesco cita Fabrizio De André
Scrive il pontefice nell’intruduzione al libro Quarantena. Diario della ‘peste’ in una bidonville argentina di Alver Metalli (Edizioni San Paolo): “I versi di un cantautore italiano, Fabrizio De André, raccontano di quartieri malfamati dove ‘il sole del buon Dio non dà i suoi raggi’ perché troppo impegnato a ‘scaldar la gente di altri paraggi’“.
La citazione è tratta da La città vecchia, celebre brano di Faber risalente al lontano 1965. Un pezzo incentrato sul racconto di un’umanità piena di difetti e sofferenza in un’area malfamata nei pressi del porto di Genova.
Fabrizio De André e la Chiesa
Chissà se il cantautore ligure avrebbe mai pensato di essere citato un giorno da un pontefice. Lui che ha pubblicato un album ispirato ai Vangeli apocrifi, La buona novella, ma che non ha mai negato totalmente il rapporto con la cristianità, nonostante il suo particolare ateismo.
D’altronde, nella sua vita era sempre rimasto amico di don Andrea Gallo, un sacerdote ‘ribelle’, in un certo senso anarchico come lui, che ha trascorso la propria vita tra gli ultimi, quegli stessi ultimi cui De André ha dedicato sempre la sua opera. Non a caso, alla sua morte don Gallo gli scrisse: “Caro Faber, parli all’uomo, amando l’uomo. Stringi la mano al cuore e svegli il dubbio che Dio esista“. Parole che rendono molto chiaro il perché Bergoglio non sia rimasto indifferente alle sue canzoni.
Di seguito l’audio di La città vecchia: